Comunicato Stampa
Città di TORINO e TODAYS
festival
sono orgogliosi di presentare
JOHN CARPENTER
VENERDI 26
AGOSTO 2016
INGRESSO:
EURO 20 + d.p.
Prevendite attive qui > www.ticketone.it
TODAYS
ex fabbrica INCET
Via Cigna 96/17 - Torino
Apertura Porte: ore 23:00
Inizio Concerto: ore 00:00
POSTO
UNICO: euro 20,00 + diritti di prevendita
ABBONAMENTO GIORNALIERO 26 AGOSTO (accesso a tutti i concerti): euro 30,00 + diritti di prevendita
ABBONAMENTO 3 GIORNI-TUTTI I CONCERTI (26-27-28
agosto): euro 65,00 + diritti di prevendita
e presso tutti i punti vendita autorizzati Ticketone
ph: 892.101
TODAYS
è onorato di presentare il primo artista headliner della seconda
edizione del festival che si svolgerà a Torino dal 26 al 28
agosto 2016.
John Carpenter è uno dei Maestri più assoluti del genere, un
interprete delle più svariate nevrosi contemporanee relative alla crisi
dell'identità umana raffigurata dalla sua cinepresa sovversiva.
Esplicito, discordante, destabilizzante e brillante, poco incline ai
compromessi e cresciuto nella cultura rock, ha esplorato le reazioni e la
resistenza dell'uomo nei confronti del Male, sia esso stabilitosi nella
religione, nello straniero venuto dallo spazio, nella politica, nella lotta per
la sopravvivenza, nella paranoia contemporanea, nell'esplorazione di mondi
paralleli.
“Posso suonare qualunque tipo di tastiera, ma non sono in grado di leggere o
scrivere una nota”.
È il 1978. John Carpenter dichiara ciò durante una delle interviste
di rito su “Halloween – La notte delle streghe”, pellicola da lui
scritta, diretta e sonorizzata che lo consacra a maestro indiscusso del cinema
horror.
Quattro anni prima, il fantascientifico “Dark Star” (con evidenti
sentori di “2001: Odissea nello spazio”) segna il suo esordio nel mondo dei
lungometraggi. Da “Distretto 13 – Le brigate della morte” (1976) a “Il
reparto” (2010), dal capolavoro "La Cosa" (1982) a "Il
Seme Della Follia" (1994) firma col succo di pomodoro intere pagine di
storia del cinema, con vette di inimitabile visionarietà distopica come “1997:
Fuga da New York”, (1981), "Essi Vivono" (1988) e “Grosso
Guaio A China Town (1986).
Halloween 2014: dopo aver partorito la quasi totalità delle colonne sonore
dei suoi film, a 68 anni il leggendario compositore e regista horror John
Carpenter ritiene sia giunto il momento di pubblicare il suo album
d'esordio e il mondo arriva a conoscere un'altra faccia e un'altra fase della
sua carriera – esce infatti “Vortex”, il primo singolo estratto da “Lost
Themes”, ovvero la sua prima release discografica ufficiale.
Una
release che rimette Carpenter al centro delle discussioni più importanti
sull'intersezione tra musica e cinematografia: la sua influenza
sull'arte del creare colonne sonore nel modo più personale, suggestivo e
tagliente possibile è semplicemente fondamentale.
La
reazione di pubblico e critica all’uscita di Lost Themes che, per la prima
volta, si basa su materiale mai utilizzato nei suoi film è infatti
eccezionale e da Vanity Fair a Rolling Stone, dal Wall Street
Journal al Los Angeles Times, dal Guardian al New York
Times fioccano articoli entusiastici e copertine dedicate al Maestro.
E' un successo di vendite oltre ogni aspettativa (fra i primi 200 album
venduti sia nelle classifiche americane che in quelle inglesi), e “The Lost
Themes” diventa una delle release di maggior successo nella storia ormai quasi
decennale della label Sacred Bones.
Un
successo così impetuoso da costringere John Carpenter ad un passo inizialmente
inaspettato (e mai prima sperimentato): suonare la sua musica dal vivo.
Ecco
che quindi il 2016 diventa l'anno non solo dell'uscita imminente (15 aprile) di
“Lost Themes II” (ovvero un sequel, in pieno spirito carpenteriano!),
album costruito come il suo predecessore con l'aiuto sia del figlio Cody
Carpenter che del figlioccio Daniel Davies, ma anche dell'esordio
dal vivo PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO.
Figura
tra gli headliners del PRIMAVERA SOUND di Barcellona Festival, ATP
Islanda, ALBERT HALL a Manchester, citato ed omaggiato dal
regista Tarantino nel suo ultimo film HATEFUL EIGHT, per
“Lost Themes II”, rispetto al predecessore, i tre autori hanno potuto
finalmente lavorare insieme e nella stessa città, anche se dovendo comprimere i
tempi all'inverosimile per i rispettivi impegni – una situazione per certi
versi paragonabile agli esordi di John Carpenter come regista, con film
(diventati poi assoluti classici) girati nel minor tempo possibile per riuscire
a stare dentro ai bassi budget produttivi a disposizione.
Il
risultato è un lavoro ancora più coeso e compatto ma al tempo stesso dallo
spettro sonoro più ampio: ad esempio più chitarre, acustiche ed
elettriche, ad interpolarsi in mezzo alle inconfondibili trame di synth di
Carpenter, o anche linee ritmiche più espressive e dinamiche.
Materiale pronto ad essere reinterpretato dal vivo su un palco, mettendo però
ovviamente in scaletta anche i momenti migliori di “Lost Themes” così
come un'affilata ed accurata selezione delle immagini dei suoi film e
le colonne sonore più famose, come ad esempio il noto tema della saga di
"Halloween", "1997: Fuga da New York" e "Grosso
guaio a Chinatown"..
Lunga vita all'”Horror Master” - ora più che mai!